Il mio workflow per studiare con Google NotebookLM
Dalla selezione critica delle fonti ai quiz finali: come trasformare l'AI in un tutor personale efficace.
Ultimamente sto utilizzando Google NotebookLM per studiare e approfondire temi complessi. Non si tratta solo di caricare dei PDF e fare domande, ma di strutturare un percorso che va dalla raccolta delle informazioni fino alla verifica di quanto ho appreso.
Ho consolidato un flusso di lavoro in quattro fasi che mi permette di mantenere il controllo sulle fonti senza rinunciare alla velocità di sintesi dell'AI. Ecco come mi muovo.
La selezione delle fonti
Questa è la fase più delicata. Se qui entra materiale scadente, tutto il processo a valle ne risente. La qualità deve essere alta e la quantità di informazioni sufficientemente ampia per permettere ai tool di NotebookLM di lavorare come si deve.
Non mi affido al caso. Il mio approccio parte dalla Thinking Mode di GPT (con extended reasoning attivato) per definire i prompt e i dettagli della ricerca. Una volta chiarito cosa cerco, passo alla Deep Research di ChatGPT per la raccolta vera e propria di informazioni e documenti (anche la Deep Research di Google è molto interessante in questo contesto).
Tuttavia, l'AI non fa tutto da sola: l'ultimo miglio è manuale. Rifinisco la selezione personalmente, scartando ciò che non mi convince prima di darlo in pasto a NotebookLM.
Una mappa del territorio
Una volta caricate le fonti, l'errore che cercavo di evitare era perdermi subito nei dettagli o lasciare che l'AI girasse a vuoto sempre sugli stessi concetti. Per avere una comprensione generica, chiedo subito due output:
- Un'infografica.
- Un Audio Overview con setup impostato su "Brief".
Questa combinazione mi restituisce una mappa mentale dell'argomento. Non scendo ancora in profondità, ma visualizzo i confini e le macro-aree. È un passaggio intermedio fondamentale per orientarmi prima di affondare il colpo.
Costruire familiarità
A questo punto inizio ad aggiungere argomentazioni e sottocategorie alle macro-aree individuate prima. Combino uno slide deck con un nuovo Audio Overview, questa volta impostato su "Deep Dive".
Se il tema si presta a una rappresentazione visiva strutturata, genero anche una mappa concettuale. L'obiettivo qui non è più solo orientarsi, ma iniziare a prendere confidenza con la materia, collegando i punti e capendo le gerarchie delle informazioni.
Scendere nel dettaglio e sfidare le idee
L'ultima fase dipende molto dal taglio che voglio dare allo studio. Qui personalizzo i prompt dei vari tool interni a NotebookLM per estrarre esattamente quello che mi serve.
Una funzione che trovo particolarmente utile per evitare il confirmation bias è l'Audio Overview impostata su "Critique". Mi permette di ascoltare un approccio lievemente contraddittorio rispetto alle fonti caricate, utile per vagliare incongruenze, limiti o debolezze delle argomentazioni.
Se restano dubbi specifici, uso la chat classica per chiarirli puntualmente. Infine, per essere sicuro di aver interiorizzato i concetti e non averli solo "letti", chiudo la sessione generando quiz e flashcard.
È un processo che richiede un po' di setup iniziale, soprattutto nella cura delle fonti, ma ripaga in termini di chiarezza. Voi state integrando strumenti simili nel vostro studio quotidiano o preferite ancora un approccio totalmente manuale nella selezione dei materiali?